PREMIAZIONE INSUPERLABEL 2° EDIZIONE — 18 OTTOBRE 2023
Baglio Soria Wine Resort
Contrada Soria / Trapani.
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Scopri i finalisti 2023
Auroflex — Label design contest
Insuperlabel è un contest promosso da Auroflex, in partnership con HP Indigo, Luxoro, Fedrigoni Self-Adhesives, che nasce come occasione di confronto tra l’industria della produzione e stampa delle etichette ed il mondo della progettazione grafica.
Per raccontare da dove nasce il contest, partiamo dalle domande che ci siamo posti. Qual è il rapporto che lega il prodotto alla sua etichetta?
È possibile utilizzare tecniche di stampa digitali innovative per creare etichette uniche destinate a prodotti di largo consumo?
Abbiamo pensato che un contest potesse essere il modo giusto per cercare di trovare le risposte a queste domande.
Da tutto questo nasce Insuperlabel.
Un’immersione guidata nei molteplici strati che concorrono a definire e determinare il progetto dell’etichetta. Un contest che coinvolgerà i partecipanti, anche attraverso momenti di approfondimento e formazione come webinar, volti a ripensare la progettazione e la realizzazione dell’etichetta.
La parola etichetta deriva dal francese étiquette, parola derivata a sua volta dal francese antico “estiquer “«attaccare» che riporta alla visione dell’etichetta come artefatto grafico incollato al prodotto che ne sostituisce, per diverse finalità, lo strato di superficie.
Pensare al “progetto dell’etichetta” richiede al progettista di ragionare in termini di strato e stratificazione dei molteplici meccanismi di funzionamento che si trovano al di sotto della superficie.
Un sofisticato oggetto bidimensionale, punto di congiunzione tra l’identità dell’azienda e l’utente, in grado di produrre significato a diversi livelli di profondità e di senso. Se da un lato infatti il ruolo dell’etichetta rimane quello di presidiare il dominio funzionale legato alla necessità strumentale e informativa della stessa, dall’altro in qualità di dispositivo significante, è in grado di indurre e orientare specifici comportamenti sociali. Che si tratti di progettazione orientata al mercato o no nella sua profondità l’etichetta è in grado di produrre percorsi narrativi, quasi sempre polisensoriali e determinare specifiche relazioni intersoggetive.
Un supporto grafico-informativo, in grado di svelare, anticipandone lo status, le qualità di un prodotto. Un microcosmo fatto di lettering, forme, elementi decorativi, illustrazioni codici cromatici, carta, materiali, che contiene anche diverse questioni legate a temi più ampi come la sostenibilità ambientale, la psicologia del consumo, l’identità e i valori di un marchio.
Insuperlabel è un’indagine nel profondo della superficie, laddove la retorica della significazione si trasforma nella scelta di nobilitazioni, carte, fustelle, goffrature, verniciature, texture e di tutti quegli elementi che concorrono alla processo di iconizzazione di un prodotto.
Promoter&Partners
Auroflex specializzata nella stampa etichette autoadesive in bobina si contraddistingue nella produzione di etichette di lusso.
Luxoro propone tecnologie, materiali decorativi e soluzioni di nobilitazioni inedite e materiali di altissima qualità per la stampa a caldo e a freddo.
Partecipanti
Il contest è rivolto ad agenzie di comunicazione, studi grafici, designer della comunicazione,
dipendenti di studio o agenzia, grafici freelance.
I partecipanti, sia in forma singola che collettiva (studio o agenzia) potranno presentare un solo progetto.
Giuria

Leonardo Sonnoli
Graphic designer
DOCENTE ISIA URBINO

Fausto Gristina
Graphic designer
DOCENTE accademia di belle arti palermo

Stefano Salis
Responsabile redazione commenti
del “il Sole 24 ore”
Modalità di svolgimento
Iscrizione chiuse
Prima fase
03.04.2023 > 12.05.2023
Progettazione grafica dell’etichetta in base al tema dato;
Partecipazione ai webinar organizzati da Hp Indigo, Fedrigoni Self-Adhesives, Luxoro;
Invio del progetto secondo il template che verrà inviato a ciascun partecipante.
Consegna ed invio progetto
entro 10.05.23
Prima selezione
15.05.23 > 31.05.23
Selezione dei primi otto progetti e progettisti che avranno accesso alla seconda fase.
Seconda fase
01.06.23 > 31.12.23
Alla seconda fase avranno accesso solo 8 partecipanti.
I progetti selezionati nella prima fase saranno comunicati ai diretti interessati via email o telefonicamente entro il 31 Maggio 2023.
I finalisti verranno supportati da un consulente Auroflex per la definizione dei materiali e del progetto esecutivo definitivo prima della fase di stampa che avverrà presso la sede produttiva dell’azienda.
I progetti degli 8 finalisti verranno tutti stampati da Auroflex.
Il vincitore sarà decretato durante la cerimonia di proclamazione, cui sono invitati tutti i partecipanti, i finalisti, esperti e partner e che si terrà in Sicilia entro il 31 Dicembre 2023.
La Commissione potrà proclamare un vincitore della sezione studenti che avrà pertanto diritto ad usufruire di un periodo formativo extra curriculare presso Auroflex.
Premiazione del vincitore
Dicembre 2023
Tema progettuale
Innovare nel solco della tradizione”, questa la scritta che si trova all’entrata della distilleria “La Torre” di Sorrento, nome che deriva dalla meravigliosa torre presente nell’antico maniero medioevale. Mi trovo con la mia troupe con l’incarico di incontrare e raccontare la storia del giovane imprenditore Davide Esposito, che qui ha deciso di produrre gin. Lo incontro lungo il sentiero che porta all’azienda e veniamo accolti da inebrianti profumi che provengono da rigogliose varietà arboree e arbustive. Varco la soglia e immediatamente si comprende che la distilleria è molto diversa rispetto a quelle che solitamente mi trovo a visitare, dal momento che mi occupo di giornalismo enogastronomico. L’azienda si presenta come il perfetto connubio di saperi antichi e innovazione, grazie anche alla presenza di vecchi alambicchi e macchinari innovativi.
All’entrata Davide inizia a spiegarmi tutti i particolari strutturali della sua azienda e sottolinea come ogni cosa presente racconta di sacrifici, delusioni e gioie; quest’ultime si prefigge di farle provare a chi sceglierà di degustare il suo gin.
La domanda sorge spontanea “perché qui proprio il gin?
Il volto di Esposito tradisce una forte emozione e si capisce il perché sin dalle prime battute della sua risposta: “Come in ogni storia d’amore la protagonista è la passione, cresciuta anche grazie ad un incontro casuale con uno sconosciuto. Qualche anno fa, mi trovavo insieme ad amici a bere del gin in un rinomato cocktail bar di Londra e tra la confusione ho notato un signore che beveva da solo. Ad un tratto questi si alzò e rivolgendosi a me disse: “lo sai che stai curando il tuo corpo e la tua anima?” io risposi, impacciato: “perché?” e l’uomo rimproverandomi mi esortò a conoscere meglio ciò che stavo bevendo e concluse: “siete in tanti e raccontate di emozioni, rabbie e aspettative, quindi state condividendo e crescendo insieme, già questo è un effetto benefico di questo del gin, che tanti altri ne ha per la salute del corpo e dell’anima. D’un tratto voltandosi come se quel dialogo non lo interessasse più si allontanò con un sorriso enigmatico”. Quell’incontro – continua Davide – mi ha spinto ad approfondire la conoscenza del mondo di questo distillato e di tutto quello che lo riguarda, così ho capito ancor di più, nel profondo, la vera natura di questa bevanda diretta e sincera.
Il giovane imprenditore rimane qualche secondo in silenzio, come se stesse rivivendo ancora quell’incontro e stesse nuovamente riassaporando quelle atmosfere. Colgo il momento per invitarlo ad una passeggiata fuori dal maniero, ritrovandoci così ci lungo la strada sterrata che lo costeggia. Ammetto di essere rimasto catturato dal suo trasporto nel suo rapporto con il gin e lo esorto a raccontare anche dell’origine del nome, sicuro che si rivelasse anche questo parte di una storia avvincente.
Davide sorride: “La scelta del nome è stata immediata, è come se fosse stata sempre lì pronta, in attesa. Un gin che nasce da un evento così particolare e in questa terra altrettanto particolare non può che chiamarsi “Borea”, perché si dice che questi, la personificazione del vento del nord, abbia trasportato, cullandoli, dei semi di ginepro presso il maniero, facendoli posare sulla parete e sui merli della torre, e che lì che sono nate piante rigogliose e le bacche che utilizziamo per la distillazione”.
Il destino ci sorride e mentre camminiamo una poderosa folata di vento ci avvolge e ci inebria dei profumi del gin che qui Davide ha sapientemente scelto di produrre.
Il giovane imprenditore ci racconta che come il suo desiderio sia quello di legare emozioni al consumo di gin non solo rimanendo ben ancorato alle tradizioni, ma provando ad innovare il mondo legato al consumo di questo distillato.
Davide è ben consapevole di quanto, in questo momento, il mondo degli spirits sia in pieno fermento e di come, soprattutto il gin tonic sia un drink sempre più apprezzato da un gruppo di consumatori non solo giovane, ma anche più adulto, fortemente orientato a prodotti di eccellenza. La sua è una piccola realtà che ambisce ad un prodotto di lusso dove niente avviene in maniera casuale, men che meno l’abbinamento del suo gin ad un prodotto come l’acqua tonica: solo il perfetto connubio di queste può soddisfare il suo desiderio di trasmettere emozioni attraverso una bevanda. È per questo motivo, che è imminente il lancio di un’acqua tonica prodotta nella sua distilleria che gli garantisca il connubio perfetto con Borea. Ultime rifiniture in corso infatti per “Emera”, l’acqua tonica anima gemella del gin, che sarà prodotta sfruttando la presenza di alberi di agrumi e i sapori di questi, naturalmente non rinunciando al chinino, che come il ginepro in passato è stato utilizzato per le sue proprietà curative.
Quindi, fermando l’imprenditore che sembrava un fiume in piena, domando: “non una tonica qualunque?
“Certamente no – dice con decisione – ma una nata per unirsi al mio gin in maniera completa e naturale. Ad ogni gin la sua tonica ed io ho deciso di crearne una che lo esalti. La nostra acqua tonica esalta i sentimenti, con dinamismo, coerenza e un misto di concretezza e dolcezza per un cammino all’unisono della coppia, regalando qualcosa di unico a chi lo berrà”.
Appunto, sottolineo al giovane imprenditore quest’ultimo aspetto, “chi lo berrà”, e chiedo se la sua produzione si rivolga a qualcuno in particolare.
In questo caso, Esposito si fa serio e con incedere deciso di chi non lascia nulla al caso e al trasporto emotivo sottolinea come sia una produzione rivolta al mercato interno, ad un target molto attento alla qualità degli elementi che compongono un cocktail, e sempre più orientato alla ricerca di un prodotto che si distingua tra gli altri, che regali emozioni uniche, un’esperienza, come quelle provate da lui quella sera a Londra, un viaggio comune, per creare indelebili ricordi”.
Io concentrato sulle parole di Davide, con la voglia di sapere il seguito della sua storia, gli chiedo quali sono le prossime fasi.
Lui risponde che “per essere riconoscibile sul mercato un aspetto che non può essere trascurato è il packaging. La scelta è chiaramente ricaduta su un tipo di bottiglia, rigorosamente trasparente, ma per quanto riguarda invece le etichette ci si sta concentrando nel riuscire a raccontare al meglio la particolare natura dell’azienda, che ha una sua anima, e per tale motivo si è rivolto a professionisti capaci di prendersene cura e farla vivere agli altri attraverso colori, forme e particolari rifiniture. Attenzione quindi massima al packaging, per far si che ciascuna bottiglia diventi un elemento da collezione per la sua particolarità e i suoi dettagli, per entrare in sintonia con il consumatore rendendolo protagonista di una storia.
Ritornati alla soglia dell’entrata principale si chiude il racconto che lega l’imprenditore al gin e all’acqua tonica, quindi ci salutiamo, non però un semplice commiato, ma un arrivederci come se fossimo amici da tempo. Effetto della famosa natura “curativa e speciale” del gin e del chinino? Di sicuro l’ effetto di un incontro con una persona sincera, che ha reso il tutto un vero e proprio “cammino”.
Kick-off meeting
12 Aprile _15.30 —17.00
Webinar
20 Aprile_ 11.00—11.30
SCARICA LA DOCUMENTAZIONE →
Il webinar verterà sull’utilizzo del software HP SmartStream Designer che consente di creare lavori sofisticati e personalizzati con le macchine da stampa digitale HP Indigo. Si includerà la formazione su HP Collage e HP Mosaic che consentono di creare virtualmente illimitate variazioni di design.
Caratteristiche di HP SmartStream Designer:
- Dati variabili basati su regole sofisticate per testo e immagini;
- HP Mosaic: creazione automatica di design basati su pattern centrali;
- HP Collage: creazione automatica di layout in base a combinazioni di elementi di base;
- Connettività ad applicazioni che forniscono dati variabili basati sulla posizione, creazione di codici a barre e altro ancora;
- Interfaccia facile da usare, compatibile con Adobe InDesign e Adobe Illustrator.
Fedrigoni Self-Adhesives
18 Aprile _11:00—12.30
“Fedrigoni Self-Adhesives parlerà di economia circolare col progetto Re-play, di materiale autoadesivo con contenuti di fibre riciclate con il range 100% recycled e della forza del packaging coordinato con la gamma di collarini.
Il mondo del Gin Tonic non è soltanto una moda, ma una scelta di sapori e profumi da abbinare tra gin e acqua tonica, come questi due prodotti entrano in armonia tra di loro.
La scelta del packaging può esaltare la sorprendente reazione in bocca di un buon cocktail e sappiamo benissimo che un etichetta può comunicare tutta l’effervescenza dei prodotti e degli ingredienti.”
17 Aprile_14.30—16.00
SCARICA LA DOCUMENTAZIONE →
Luxoro parlerà di stampa a caldo, l’uso del clichè come strumento creativo e il nuovo innovativo programma Slim. Il webinar inoltre approfondirà le ultime tendenze delle nobilitazioni estetiche e tecniche di stampa con un focus dedicato al mercato italiano.
Auroflex
Via Giovanni De Carlis, 7 – 91011, Alcamo (Tp)
T. +39 0924 23643
www.auroflex.it